Teatro La Fenice
 Archivio storico

La vergine del sole

dramma per musica in due atti (sc 11, 17)
Luogo di rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice
Data : Sabato 02 Febbraio 1805
Stagione: Stagione di Carnevale
PersonaggiInterpreti
1. Il Gran Sacerdote degl'Incas Pasquale Baglioni 
2. Ataliba
     Re di Quito
Luigi Santi 
3. Cora della famiglia degl'Incas Imperatrice Sessi 
4. Alonzo
     Duce Spagnuolo
Camilla Balsamini 
5. Ixór
     Incas Padre di Cora e di Zimbo
Girolamo Marzocchi 
6. Zimbo Caterina Salvadori 
Libretto:

La vergine del sole. Dramma per musica da rappresentarsi nel nobilissimo teatro La Fenice nel carnovale 1805. Il Dramma del Sig. Sografi. La Musica del Sig. Farinelli, In Venezia, Nella Stamperia di Vincenzo Rizzi, s.d., 69 pp., 18,5 x 12,5 cm, Dramm. 102; Id., 20 x 14 cm, Dramm. 103.


Mutazioni di scene:

I.1: Borgata di Quito. I.2: La deliziosa valle di Quito. Vedesi la detta valle quà e là sparsa di abitazioni di Peruviani e dalla sommità di essa scaturir limpide sorgenti d'acque le quali tortuosamente serpeggiano sino al fondo. Nella fiorita pianura dove supponersi seguir la festa della ospitalitá con cui Ixòr vuol mostrarsi riconoscente ed amico d'Alonzo e degli Spagnuoli sonvi erbosi sedili e mense apparecchiate. A lato sinistro, stando sopra il teatro, v'è un ameno e fronzuto boschetto di cedri, di palme, e di pini, pioppi, platani ed altri alberi del paese. Questo boschetto è aperto in prospetto e in esso havvi un poggio la di cui eminenza s'accresce e perdesi verso il fondo. In qualche distanza dal lato opposto si vede il tempio del Sole. I.5: Atrio che introduce al tempio del Sole. Porta a destra, stando sopra il teatro, che dovrà rovinare in pezzi a suo tempo. I.9: Il teatro rappresenta lo spazioso interno del tempio dedicato al Sole. La fitta oscurità con cui apresi questa scena non permette di scernere a colpo d'occhio le molte colonne che sostengono le risplendenti volte del tempio stesso, le pietre rilucenti delle quali è fabbricato, l'oro vagamente profuso negli ornati nelle gradinate e in sull'are: ma a proporzione che dal profondo del tempio in lontananza e in prospetto s'alza il risplentissimo simulacro della divinitá rappresentata con un sole artifiziale intarsiato rozzamente di cristalli, e fulgid'oro, e d'altre lucenti pietruzze, s'irraggia e risplende lentamente la scena, e scorgonsi le abitazioni delle vergini, quelle de' sacerdoti e tutto ciò che manifesta la maestá, la ricchezza, la vaghezza di que' soggiorni.


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